Verificate prima di partire se occorrono vaccinazioni obbligatorie o
raccomandate e chiedete consiglio al proprio medico curante. Se fate uso di
medicine particolari procuratele in quantità sufficiente prima di partire
accertandovi che siano reperibili in loco e non dimenticando di portare con voi
la ricetta medica e il relativo principio attivo: i medicinali non sono venduti
dappertutto con il medesimo nome.
In
molti Paesi vigono prescrizioni particolari per portare con sé medicinali
contenenti sostanze stupefacenti (es. il metadone) e sostanze per la cura di
malattie psichiche: prima del viaggio informatevi presso la rappresentanza
estera competente (ambasciata o consolato). Per i casi d’emergenza usate
siringhe monouso, in modo da proteggervi dalle malattie che si trasmettono
attraverso il sangue (itterizia, AIDS). Procuratevi un certificato medico nel
caso in cui soffriate di allergie o non sopportiate determinati farmaci. Può
essere utile anche il certificato del gruppo sanguigno.
Se
utilizzate gli occhiali portatene un paio di scorta. Non dimenticate una piccola
farmacia personale con disinfettante intestinale, antipiretici, medicinali
contro il mal di testa, insolazioni, congestioni, raffreddori, cerotti.
LAVALO
SBUCCIALO CUOCILO ..... O DIMENTICALO
Durante un viaggio è fondamentale "assaggiare" le specialità del posto ed i cibi
caratteristici, ma con qualche piccola precauzione che permetterà di non
rovinare la vacanza! Molte persone che viaggiano, infatti, vanno incontro a
disturbi gastroenterici, spesso non gravi e di breve durata, che si risolvono
spontaneamente in pochi giorni.
Non
necessariamente questi piccoli disturbi dipendono dalla non salubrità dei cibi,
spesso è solo questione di tempo..... il nostro organismo, l’apparato digerente,
si deve abituare ad una diversa alimentazione.
Consumare un alimento che ha un bell’aspetto non costituisce una garanzia di
cibo sano e non è sufficiente a evitare rischio di infezioni. Quindi attenzione
al cibo acquistato da venditori ambulanti: purtroppo a volte, le norme igieniche
più elementari non vengono rispettate e alcune situazioni risultano più "a
rischio" di altre se mancano i mezzi necessari affinché l’ambiente in cui si
manipola o si conserva l’alimento non è asettico.
NO a cibi freddi o
riscaldati, buffet freddi di carne, pesce o molluschi, creme all’uovo o alla
panna, salse crude all’uovo perché facilmente deteriorabili. Inoltre, il latte
contiene molta acqua, ambiente privilegiato per microbi, batteri o agenti
patogeni. Da ricordare, che i frutti di mare sono "filtratori", per nutrirsi
"filtrano" l’acqua in cui vivono…ma se l’acqua è inquinata, il frutto di mare
rappresenta un "concentrato" di sostanze o organismi patogeni.
SI a carne e pesce ben
cotti e serviti ancora caldi. Frutta e verdure crude vanno consumate solo dopo
averle lavate con acqua "sicura"e sbucciate: è una garanzia maggiore al
mantenimento dell’igiene e della sicurezza. Stesso discorso per la verdura cruda
che va abbondantemente sciacquata con acqua sicura. E’ preferibile consumare
verdure cotte se non si è certi dell’acqua usata nei luoghi di ristorazione.
ATTENZIONE ALLE BEVANDE:
SPESSO l’acqua del
rubinetto e delle fontane non è potabile: se non siete sicuri meglio usare acqua
minerale in bottiglie sigillate sia a tavola che per lavare i denti ed evitare
l’uso del ghiaccio, forma solida dell’acqua, quindi se l’acqua è "impura", anche
il ghiaccio è "impuro". In mancanza di acqua potabile, consumarla solo dopo
bollitura o con l’aggiunta di qualche disinfettante: portare ad ebollizione
l’acqua significa portarla ad una temperatura di 100°C, temperatura alla quale
tutti gli agenti patogeni, microbi, batteri e virus, muoiono. La varechina può
essere usata per "disinfettare" l’acqua da bere: il quantitativo da usare è un
cucchiaino da tè in un litro d’acqua. La soluzione così preparata deve essere
lasciata riposare per circa un’ora prima del consumo. In commercio sono
disponibili preparati per la disinfezione dell’acqua in ambito domestico.
La
diarrea del viaggiatore è la malattia più frequente di chi viaggia in Paesi con
standard igienico-sanitario minore rispetto al proprio e può insorgere con una
probabilità del 20-50% . A scatenarla contribuiscono il cambio di alimentazione
ed una serie di agenti patogeni quali virus, batteri e parassiti. I sintomi sono
diarrea, nausea, vomito, dolori addominali, accompagnati talvolta da febbre.
Il
trattamento consigliato è limitarsi all’assunzione di liquidi (succhi di frutta,
bibite, the) e di soluzioni reidratanti per impedire la disidratazione mentre
l’uso di antibiotici ad assorbimento sistemico deve essere breve e su
prescrizione medica. Se non è disponibile un medico sul posto, ricorrere agli
antibiotici solo in caso di grave sintomatologia quale febbre alta persistente e
sangue nelle feci. In caso di diarrea non complicata invece si può ricorrere ad
antidiarroici sintomatici che diminuiscono il numero delle scariche e
favoriscono la risoluzione della diarrea. Al rientro, in caso di diarrea
persistente, e bene rivolgersi al proprio medico che predisporrà adeguate
terapie e accertamenti.
Per mantenersi in buona salute… curare l’igiene
personale, usare acqua potabile anche per lavarsi i denti, lavarsi sempre le
mani prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici: queste non sono solo
"buone maniere"… sono soprattutto "norme igieniche"!!!